Il Governo ha assicurato l’emanazione del Decreto legge per la semplificazione delle procedure di autorizzazione entro questa settimana.
Le Regioni hanno chiesto anche di confermare fino al 2011 il sistema attualmente in vigore per le autorizzazioni paesaggistiche, in cui il parere delle soprintendenze rientra in un iter autorizzatorio più ampio a cura degli enti locali.
Il DL darà via libera alle manutenzioni straordinarie, ma anche ai cambi di accumulo.
Non sarà più necessario il permesso di costruire, ex licenza edilizia, ma solo se gli interventi non comportano lo spostamento di elementi strutturali o l’aumento del carico urbanistico.
Tra gli interventi liberalizzati rientrano anche i movimenti di terra pertinenti all’esercizio dell’attività agricola, il deposito temporaneo di materiali e merci a cielo aperto a patto che non si tratti di rifiuti, opere caratterizzate da precarietà strutturale e funzionale, serre mobili senza muratura, pavimentazione e finitura degli spazi interni anche per le aree di sosta, arredi urbani e aree ludiche senza scopo di lucro, installazione di serbatoi gpl fino a 13mc.
Via libera allo spostamento o alla realizzazione di pareti interne non strutturali, ai soppalchi e all’acquisto di una stanza dal proprietario vicino, accorpandola alla propria unità immobiliare.
Saranno le Regioni a fare chiarezza sulla portata del Piano Casa, in quanto potranno privilegiare gli aumenti di cubatura e avranno la facoltà di oltrepassare i limiti fissati dall’accordo con il Governo. Nel frattempo si potrà fare riferimento al Codice Civile, che prevede una distanza minima di 3 metri tra costruzioni non unite o aderenti. Secondo il Codice non possono essere costruiti balconi, terrazze, lastrici o aperte vedute dirette verso la proprietà del vicino a una distanza inferiore a 1,5 metri. Ogni intervento dovrà tenere conto del possibili pregiudizio arrecato ai terzi.